giovedì 28 febbraio 2013

CANTALUPO: ANITA BOLLATI

Anita Bollati

Anita Bollati nasce a Cantalupo il 1° marzo 1924. Esordisce sul finire degli anni Quaranta con alcune operette promosse e dirette dal parroco di Cantalupo, Don Carlo Bianchi. Nei primi anni Cinquanta nasce la compagnia "Primavera d'arte", composta da donne che, a differenza dei Legnanesi, vestono panni maschili. Il Cardinale Schuster aveva infatti proibito le rappresentazioni promiscue. Dopo la caduta del veto cardinalizio, nasce la "Compagnia dialettale Cantalupese" ove i ruoli ritornano naturali. Anita Bollati scrive e recita nei teatri parrocchiali della zona riscuotendo l'ammirazione di Felice Musazzi. Muore improvvisamente nel 1998.
Tra i riconoscimenti più significativi ricordiamo quelli della FAM Comitato teatro e la Rosa Camuna, assegnato alla memoria dalla Regione Lombardia nel 1999. A Anita Bollati è stata dedicata con felice intuizione la piazza del mercato di Cantalupo, attigua a piazza Don Carlo Bianchi che è invece la piazza che ospita la chiesa. Dal 1999 il Servizio cultura del Comune di Cerro Maggiore ricorda Anita Bollati con una rassegna annuale di teatro popolare.
 

mercoledì 27 febbraio 2013

NIZZOLINA

Nizzolina negli anni Cinquanta
Nizzolina è la frazione di Marnate. Il suo nome significa nocciolina e deriva dal termine dialettale "niscioa". In dialetto Nizzolina è infatti Nisciuina. Anticamente la frazione era una semplice cascina. La prima citazione del nome risale al 1346. Nel 1652 abitavano a Nizzolina solo 11 famiglie. Dopo alterne vicende, nel 1866 il comune di Nizzolina venne aggregato al quello di Marnate.

martedì 26 febbraio 2013

MARNATE: IL BUNKER DELL'ORO


Il bunker di Marnate (archivio Olonaweb, febbraio 2013)
 
 
A Marnate, poco dopo il Lazzaretto e a pochi metri dalla linea ferroviaria della Valmorea, si trovano alcune gallerie scavate nella collina. La struttura fu costruita in pochi mesi nell'estate del 1944 da una ditta specializzata che proveniva dal Tirolo. La lunghezza della struttura è di 143 metri. L'altezza 2,10 metri e la larghezza 1,80 metri.  I marnatesi hanno sempre chiamato la struttura i "rifugi".
Secondo quanto ricostruito dallo storico locale Mario Colombo, grazie a documenti dell'esercito americano, il bunker doveva servire quale deposito del fango aurifero delle miniere di Macugnaga. Il fango doveva essere portato a Milano per la trasformazione in lingotti e poi di nuovo trasportato nel bunker per essere inviato in Svizzera tramite la ferrovia della Valle Olona. A Marnate l'oro non giunse mai in quanto sembra che Mussolini diede altre disposizioni.
Poco verosimile e più vicina alla leggenda metropolitana questa ricostruzione popolare. Nel bunker i tedeschi immagazzinavano tesori da trasportare in Germania. Con la fine della guerra fecero crollare parte del bunker le cui gallerie avevano lunghezze ancor maggiori. Nei primi anni Settanta alcuni ex soldati ritornarono nel bunker per diseppellire questi tesori, ma investirono una donna a Gorla Minore e furono costretti alla fuga!
Nel 2012 nel bunker è stata girata una parte di un cortometraggio.


lunedì 25 febbraio 2013

CERRO MAGGIORE: IL CONVENTO DEI FRATI CAPPUCCINI




La Chiesa della Visitazione della Beata Vergine Maria del Convento dei Frati Cappuccini a Cerro Maggiore (Foto archivio Olonaweb gennaio 2013)

La costruzione del Convento dei Frati Cappuccini di Cerro Maggiore ebbe inizio nel 1583 grazie al contributo economico del mercante cerrese Pompeo Legnani. Intorno alla metà del 1600, grazie alla reggenza di Padre Sempliciano da Milano, un nobile della famiglia dei Visconti, il convento raggiunse il suo "massimo splendore". La biblioteca del convento era ricca di volumi consultati da studiosi di tutto il territorio. I frati mantennero la proprietà fino al 1810, quando Napoleone soppresse conventi e ordini religiosi. I frati ripresero possesso del convento 90 anni più tardi. Il convento è noto per aver ospitato dal 1946 al 1957 la salma di Benito Mussolini (vedi post  La Salma nascosta). Negli anni Sessanta furono effettuati importanti lavori di ristrutturazione. 
Nel 2013 i vertici dell'Ordine dei Cappuccini hanno comunicato la decisione di sopprimere la comunità monastica di Cerro. I frati dovrebbero lasciare Cerro a luglio 2014. Si chiudono così 5 secoli di storia. 

domenica 24 febbraio 2013

LEGNANO: BOVESIN DE LA RIVA

 

Edizione del De magnalibus urbis Mediolani
 

Il milanese Bovesin de la Riva, (n. ca. 1240-m. ca. 1314), è tra i più insigni scrittori e poeti medioevali dell'Italia Settentrionale. Frate laico  terziario dell'Ordine degli Umiliati, dottor gramaticae, risiedette anche Legnano intorno al 1280 dove insegnò  presso l'ospedale di Sant'Erasmo di cui fu anche benefattore. Nel suo poemetto in lingua volgare De quinquaginta curialitatibus ad mensam (Le cinquanta cortesie a tavola), è lo stesso Bovesin che si dice cittadino di Legnano: 
 
"Fra Bonvesin dra Riva, ke sta im borgo Legnian,
de le cortesie da desco quilò ve dise perman;
de le cortesie cinquanta ke se dén servar al desco
fra Bonvesin dra Riva ve'n parla mo' de fresco."
 
 

sabato 23 febbraio 2013

FRANCO TOSI: LA CENTRALE TERMOELETTRICA "REGINA MARGHERITA"

La centrale "Regina Margherita" costruita dalla Franco Tosi di Legnano. La motrice è di 500 CV.
(Archivio Olonaweb febbraio 2013)
 
Presso il museo della Scienza e della Tecnologia di Milano è presente la centrale termoelettrica a duplice espansione "Regina Margherita" costruita dalla Franco Tosi di Legnano e funzionante con cilindri e pistoni. Fu progettata dal Politecnico di Milano e inaugurata nel 1895 alla presenza di Margherita di Savoia. Il committente era il setificio Gavazzi di Desio. La centrale produceva l'energia per far funzionare 1800 telai. Funzionò fino al 1954. Nel 1958 fu donata al Museo.
 
 
Particolare della centrale con il marchio Franco Tosi
(Archivio Olonaweb febbraio 2013)

venerdì 22 febbraio 2013

OLGIATE OLONA: OSTERIA DA AGNESE

L'osteria da Agnese (archivio Giuliano Cerana)


Ben pochi si ricordano dell'osteria Agnese, Gnes, in dialetto. L'osteria si trovava sulla strada che da Marnate porta a Olgiate, poco prima dell'inizio della salita che porta all'edicola di San Genesio. La posizione era strategica in quanto i viaggiatori che si apprestavano a percorrere la salita ben volentieri si fermavano all'osteria a riprendere le forze.  Probabilmente l'attività commerciale fu chiusa negli anni Trenta. Altro nome con cui è ricordata è Cascina Agnese. Pericolante il manufatto fu abbattuto qualche anno fa.




mercoledì 20 febbraio 2013

PINOCCHIO IN DIALETTO LEGNANESE

 
La copertina di Pinocchio tradotto in dialetto legnanese. Sullo sfondo la chiesa
di San Magno di Legnano
 
 
Elio Masetti ha tradotto Pinocchio in dialetto legnanese. Il libro, oltre ad essere illustrato dallo stesso Masetti, ha anche in allegato una versione sonora.  L'audiolibar è un CD-MP3 con la registrazione, a cura dello stesso Masetti, di tutto il dialetto, della durata di quattro ore e quarantacinque minuti, con una dedica all’inizio e una alla fine, in Italiano
Con l'autorizzazione dell'autore pubblichiamo uno stralcio del primo capitolo.
Per contatti con l'autore e per acquistare il libro potete contattare direttamente Masetti alla seguente mail elio.masetti@alice.it

 

 
 

martedì 19 febbraio 2013

MARNATE: IL MULINO

Il mulino durante l'alluvione del 1951 (Foto archivio Giuliano Cerana)
 
 
La presenza del mulino di Marnate è attestata fin dal 1469. La proprietà era allora della famiglia Balbi che la mantenne almeno fino al 1566 in quanto tale data compare in un documento ufficiale che attesta quale proprietario del mulino il signor Gian Filippo Balbi. Successivamente il mulino passò alla famiglia Cuttica, poi agli Isimbardi, ai Robaglia e infine allo stabilimento Giovanni Candiani. Il mulino funzionò sino alla fine degli anni Venti. Accanto all'edificio vi erano alcuni lavatoi pubblici e, per questo motivo, il luogo è conosciuto  con il nome "lavandé".
Sino agli Ottanta fu abitato da una famiglia. Attualmente è in forte stato di degrado e inagibile. 
 

domenica 17 febbraio 2013

MARNATE: PIAZZA SAN'ILARIO

 
Marnate, piazza Sant'Ilario


Osservando questa cartolina della Piazza di Marnate, senza un'auto e con un solitario ciclista in posa sotto lo sguardo severo di Sant'Ilario, possiamo ancora assaporare il sapore delle giornate assolate e solinghe degli anni Sessanta quando il tempo girava lento e la vita fluiva serena....

LE CONDIZIONI DELL'AGRICOLTURA E DELLA CLASSE AGRICOLA NEL CIRCONDARIO DI GALLARATE

Il frontespizio del saggio del samaratese Ercole Ferrario

 
Il samaratese Ercole Ferarrio (1816-1897), medico, collaborò alla stesura dell’inchiesta agraria dello Jacini con la relazione riguardante il territorio del gallaratese. Pubblichiamo uno stralcio tratto dalla sua opera "Le condizioni dell’agricoltura e della classe agricola nel circondario di Gallarate". Il saggio fu ristampato dall'Amministrazione comunale di Samarate, allora guidata dal sindaco Renato Chilin, sul finire degli anni Novanta.  Di seguito uno stralcio del saggio.

mercoledì 13 febbraio 2013

CERRO MAGGIORE: DON VITTORIO BRANCA


Don Vittorio Branca
Don Vittorio Branca (Busto Garolfo 10 aprile 1905, Cerro Maggiore 12 agosto 1969) fu ordinato sacerdote nel 1929 e cominciò la sua "carriera" a Malnate, quale coadiutore. Nel 1939 è nominato Parroco di Camnago. Nel 1950 diviene Parroco di Cerro Maggiore ove rimane sino alla morte. Pittore, musicista, cultore di storia locale è autore di una decina di saggi e di numerose composizioni musicali ( 9 messe, 3 operette, 24 mottetti oltre a vari canti).
Nel suo testamento spirituale ha scritto:

"Ho sempre lavorato: muoio senza il rimorso di aver peccato d'ozio. Per aver atteso alle composizioni musicali mi sono applicato di notte; così per le ricerche storiche ho impiegato ugualmente le ore notturne. A chi sarà destinata la mia musica, nella quale ho cercato di trasformare il gusto popolare? la Madonna mi vorrà certamente bene perchè tutte le mie Messe a 4 voci le ho consacrate a Lei. Con questa loro consacrazione mi riserverà un bel posto in paradiso. Le mie ricerche storiche saranno ben conservate e stimate? Quelle pubblicate saranno lette e conservate perchè potranno servire per una futura e completa storia di Cerro." Da "Ritratto di un parroco"

A ricordo di Don Vittorio Branca l'omonima piazza nel centro di Cerro Maggiore e il Centro ricreativo dell'oratorio.


A ricordo di Don Branca la parrocchia editò il volume "Ritratto di un parroco". Il volume è stato riedito dal Settore cultura del Comune di Cerro Maggiore.
 


La copertina del saggio storico di Don Vittorio Branca "Cerro Maggiore ai tempi della Prima guerra mondiale"

martedì 12 febbraio 2013

MARNATE: IL POZZO DEL BARBAROSSA

Foto dei primi del Novecento della via Indipendenza a Marnate.
A sinistra, fra le due case, il pozzo del Barbarossa. (archivio Giuliano Cerana)
 
  
La battaglia di Legnano, combattuta il 29 maggio 1176 tra le forze imperiali e quelle dei comuni ribelli, restò profondamente impressa nell'immaginario popolare. A Marnate si è tramandato, di generazione in generazione, che presso il pozzo pubblico, chiamato "Puzzà", situato all'inizio della via Indipendenza,  l' Imperatore Federico Barbarossa, in fuga dopo la rovinosa battaglia, si fermò a dissetarsi e a riprendere le forze. 
Il pozzo rimase in funzione sino agli anni Trenta per poi essere demolito e inglobato nell' edificio che ospita un bar. 


 

lunedì 11 febbraio 2013

IL SANTUARIO DELLA MADONNA DELL'ALBERO DI PROSPIANO

Il Santuario della Madonna dell'Albero a Prospiano in una cartolina degli anni Cinquanta. Sullo sfondo si intravede il campanile della chiesa di San Lorenzo
 
 
Il primo nucleo del Santuario risale alla seconda metà del 1400 e anticamente veniva designato come chiesa campestre di Santa Maria in arbore. Secondo la tradizione la Madonna apparve nel 1507. Ogni anno il giorno 8 di settembre si tiene la tradizionale festa che segna la fine dell'estate.
 
 

L'interno del Santuario della Madonna dell'Albero a Prospiano in una cartolina degli anni Sessanta.   


domenica 10 febbraio 2013

CASCINA BUON GESU'

Buon Gesù negli anni Settanta
 
La Cascina Buon Gesù, frazione di Olgiate Olona, è posta su di un importante crocevia viario. Parte dell'abitato appartiene a Castellanza e Busto Arsizio. Posta lungo la direttrice del Sempione, a 25 miglia da Milano, fu stazione militare romana. Numerosi ritrovamenti archeologici di epoca etrusca e romana testimoniano l'importanza  strategica del luogo.  Nel Seicento era chiamata Cascina di Selva Longa. Nell'Ottocento viene indicata come Cascina delle Corde. Nel dialetto locale viene invece indicata come Cagnoela. Il toponimo Buon Gesù prende il nome da un crocifisso conservato nella chiesetta di San Giuseppe, demolita nel Dopoguerra.

martedì 5 febbraio 2013

L'EDICOLA DI S. GENESIO A OLGIATE OLONA

Edicola di S. Genesio Martire a Olgiate Olona (Archivio olonaweb  Gennaio 2013)

San Ginis l'é 'na bianca capeleta
Su a curva da a discesa par Marnà
l'éa sta, 'n tempu, un cimiterie a geseta
a l'éan fa su i Ruman da tanti an fa

Giuseppe Belloni

L'edicola si trova sulla strada della valle che da Olgiate porta a Marnate. Sorge su una precedente chiesa del 1500 e sull'attiguo cimitero. L'attuale edicola risale ai primi anni del 1700. Al suo interno un affresco che rappresenta il Santo.


L'edicola di San Genesio negli anni Cinquanta

sabato 2 febbraio 2013

CERRO MAGGIORE: PROGETTO ANITA BOLLATI 2013

 
 

MARNATE: SFILATA DI CARNEVALE ANNI CINQUANTA

Sfilata di Carnevale a Marnate. Anni Cinquanta. (Archivio Giuliano Cerana)
 
 La sfilata di carnevale è un rito antichissimo, di origine pagana, che si perde nella notte dei tempi. La tradizione continua anche nei nostri paesi. Oltre alle sfilate dei centri più importanti, segnaliamo il carnevale di Cantalupo. In Lombardia, per la loro bellezza e originalità sono da segnalare il carnevale   di Bagolino in provincia di Brescia e il carnevale di Schignano, in provincia di Como. A quest'ultimo Davide Van de Sfroos ha dedicato una canzone del suo album Yanez, "El carnevaal de Schignan". 
 
 
L'arrivo (o la partenza?) della sfilata in piazza Sant'Ilario (Archivio Giuliano Cerana)