domenica 31 gennaio 2016

MASSIMO CENTINI: DIAVOLI, EREMITI E SELVAGGI

Massimo Centini, Diavoli, Eremiti e Selvaggi, Varese, Macchione Editore, 2009
Bel libro dell'antropologo Massimo Centini che ricostruisce il mito dell'uomo selvatico, figura emblematica della cultura alpina, ma presente anche in altre culture di montagna, come a Castelnuovo al Volturno, frazione di Scapoli, nell'alta valle del Volturno, di antica colonizzazione longobarda. A qualche chilometro di distanza si trova l'abbazia di Castel San Vincenzo, fondata da tre nobili longobardi e tra i maggiori centri del cristianesimo nell'Europa medioevale.

mercoledì 27 gennaio 2016

CERRO MAGGIORE: PRESENTAZIONE ROMANZO DI MARIO ALZATI

  Mario Alzati presenterà il suo romanzo ambientato in Valle Olona il 12 febbraio presso la biblioteca comunale di via San Carlo.

MARNATE: CARNEVALANDO 2016


La locandina del Carnavale 2016 di Marnate

lunedì 25 gennaio 2016

CILIANA CASELLI INCERTI: LA MAMA DI GATT


Ciliana Caselli Incerti interpreta la famosa poesia di Giovanni Barrella

mercoledì 20 gennaio 2016

UBOLDO: CORSO DI DIALETTO




Nonostante siamo solo all'inizio del nuovo anno, la Pro Loco Uboldo è già all'opera...
Dal 12 gennaio inizierà presso la nostra sede in via Ceriani 25, un "corso" di dialetto uboldese tenuto dal nostro Gianluigi Ceriani.
Il corso avrà una durata di 3 mesi e ogni partecipante riceverà un prontuario contenente circa 2000 parole italiane tradotte in dialetto e viceversa e avrà la possibilità di scaricare anche dei file audio per imparare la corretta pronuncia delle parole.
Per informazioni, non esitate a contattarci, sia sulla nostra pagina Facebook sia per mail all'indirizzo prolocouboldo@tiscali.it.
Nel frattempo, auguriamo un 2016 ricco di serenità e soddisfazioni a tutti gli uboldesi!
(tratto dal profilo facebook della Pro Loco di Uboldo)

FAGNANO OLONA: GRAN FALO' DELLA GIOEUBIA

La locandina dell'iniziativa

lunedì 18 gennaio 2016

sabato 16 gennaio 2016

LUCIANO BERETTA: L'UOMO DI SALE

 
Luciano Beretta interpreta "L'uomo di sale". Il brano risale al 1961. Testo di Beretta-Soffici. Il video è girato lungo i navigli. Le barche più grandi venivano chiamate cagnoni o borcelli,  a seconda della loro grandezza. I barcaioli venivano invece chiamati Batilocc. Le chiatte continuarono  a portare i loro carichi sino agli anni Settanta.

giovedì 14 gennaio 2016

LUCIANO BERETTA: LA TIZIANA


Bramo del 1971 che partecipò alla manifestazionen Udisco per l'estate. Le musiche sono di Elide Suligoj. Bello anche il lato B "Chi siamo", sempre di Beretta-Suligoj che contiene un inserto poetico di Alberta Bojocchi, poetessa e pittice, molto amica di Luciano e Elide.

martedì 12 gennaio 2016

LUCIANO BERETTA: LA MAMA DI GATT

 
 

Il paroliere/poeta Luciano Beretta (1928-1994) recita una poesia di Giuseppe Barella del 1932, ispirata all'omonimo dramma di Gaetano Sbodio.  Il video è stato caricato su Youtube da Gianni Tumbarello (ringraziamo caldamente) che ha montato una bella presentazione con le foto dell'artista. Al minuto 2.08 è possibile vederlo con Elide Suligoj, la più importante compositrice del nostro Novecento.

sabato 9 gennaio 2016

CASTELLANZA: MERCATINO FORTE DEI MARMI E AMBULANTI DELL'INSUBRIA

Mercatino di Forte dei Marmi e degli Ambulanti dell'Insubria
(Foto dal sito del Comune di Castellanza)
Domenica 10 gennaio si terrà il tradizionale mercatino di Forte dei Marmi e degli ambulanti dell'Insubria in centro a Castellanza.

CASTELLANZA: FESTA DI SANTA LIBERATA

 
 
Festa di Santa Liberata a Castellanza

TERRA INSUBRE NUMERO 76

La copertina del n. 76 della rivista Terra Insubre

E’ in distribuzione ai soci il n. 76 della rivista Terra Insubre, cultura del territorio e identità. Questo l'indice:

CARLO PORTA: EPITAFFI PER ON CAN D'ONA SCIORA MARCHESA

Foto da Solobuonumore.com

L'Isella ritiene il componimento anteriore al 1810 in quanto risente delle influenze di Balestrieri, molto forti in quegli anni.


EPITAFFI
PER ON CAN D’ONA SCIORA MARCHESA

Chì gh’è on can che lè mort negaa in la grassa
a furia de paccià di bon boccon.
Poveritt che passee tegniv de bon
Che de sto maa no vee mai pù sull’assa.

venerdì 8 gennaio 2016

MARIO ALZATI: PRESENTAZIONE ROMANZO A NERVIANO

 
 
 
Primo appuntamento del 2016 con Mario Alzati che presenterà il suo romanzo, Le morose del segretario del fascio di Olonia, presso la biblioteca di Nerviano, nella splendida cornice del monastero degli Olivetani. 

mercoledì 6 gennaio 2016

FRANCO PARENTI: A MILANO CON CARLO PORTA





Antologia a cura di Dante Isella di poesie portiane dette da Franco Parenti. Il vinile riporta l'anno 1970.  

TINO SCOTTI RECITA DUE POESIE DI CARLO PORTA

 
Grazie a Daniele  e Davide Ratti che hanno realizzato il video e salvato dall'oblio la registrazione (caricata su Youtuve da Meneghino87) pubblichiamo due poesie portiane dette dal grande attore Tino Scotti (1905-1984), più precisamente "Ma saal, sur in Lella" del 1810 dedicata al famoso dentista Domenico Bonella detto Lella e "Scimes, pures, bordocch, cent pee, tavan" composta tra il 1085 e il 1810.
 

martedì 5 gennaio 2016

MARCO BALBI: DESGRAZZI DE GIOVANNIN BONGEE


Marco Balbi, Teatro dei Filodrammatici, anno 2000

Marco Balbi (1954) è tra i nostri migliori attori.  In questo video caricato sul suo canale youtube si cimenta, con un risultato artistico altissimo, in una delle più note poesie portiane. I "Desgrazzi de Giovannin Bongee" fu scritta nel 1812. Il Bongee, come indicano il Bezzola e il Barbarisi, fu il primo personaggio popolano della poesia del Porta. La contrada de Santa Margherita esiste ancora oggi e si trova nei pressi di piazza della Scala. Il Bongee abitava, come lui stesso indica, al Carrobbio.


DESGRAZZI DE GIOVANNIN BONGEE

Deggià, Lustrissem, che semm sul descors
de quij prepotentoni de Frances,
ch’el senta on poo mò adess cossa m’è occors
jer sira in tra i noeuv e mezza e i des,
giust in quell’ora che vegneva via
5
sloffi e stracch come on asen de bottia.

domenica 3 gennaio 2016

CARLO PORTA: LA MIA POVERA NONNA LA GH'AVEVA



Il convento di San Francesco della Vigna a Venezia (Foto da italian Botanical Heritage )

Sonetto scritto nell'autunno del 1810  dopo che Napoleone, il 25 aprile 1810, aveva reso operante il decreto per la soppressione degli ordini religiosi (Barbarisi).



La mia povera nonna la gh’aveva
on vignoeu arent ai Pader Cappuscin:
el guardian ghe le benediseva:
i soeu fraa ghe beveven mezz el vin.

La nonna in del morì la me diseva:
Te lassi sto vignoeu, el mè Franzeschin;
s’el voeur bev el guardian lassa ch’el beva:
usellin tira a casa el porscellin.

Quand ecco tutt a on tratt Napoleon
el dà ona soppressada ai fratarij.
S’ciavo suo, sur vin, la protezion.

Credeva de fann pù nanch on boccaa:
inscambi mò hoo impienii tucc i vassij,
inscambi hoo bevuu anch quell che dava ai fraa.

Eppur in sti agn passaa
gh’avarev giugaa el coo che senza lor
no scusavem nè nun nè nost Signor!