giovedì 28 marzo 2013

BIBLIOTECA MARNATESE


 Giuliano Cerana, (mappe catastali a cura di Giampiero Bonnet) Marnate, Amministrazione comunale, 1981.

 

 Autori Vari, Marnate, Amministrazione comunale. Primi anni 80.
 

mercoledì 27 marzo 2013

CERRO MAGGIORE: CHIESA SANTI CORNELIO E CIPRIANO

Cerro Maggiore: la chiesa Santi Cornelio e Cipriano (olonaweb)

La chiesa, in stile barocco, è opera dell'architetto milanese Giovanni Angiolo Gaslini e risale al 1739. Tra il 1967 e il 1969 la chiesa fu ampliata per volontà di Don Vittorio Branca.

martedì 26 marzo 2013

"MARNATE" DI GIULIANO CERANA

La copertina del libro di Giuliano Cerana "Marnate" (olonaweb)

Nel 1981 il Comune diede alle stampe "Marnate" di Giuliano Cerana (con la collaborazione di Gianpiero Bonnet per le mappe catastali). La ricerca, fondamentale per conoscere Marnate e la sua storia, raccoglie leggende, vecchie fotografie, mappe catastali, tradizioni, poesie, disegni nonché un breve dizionario marnatese. L'Autore, nella sua introduzione scriveva:
  
"Il luogo dove si è nati o dove le vicende della vita hanno portato a vivere, ha un posto preminente nell'animo di ogni persona. Un angolo di muro, una vecchia casa in fondo ad una via, diventano pian piano parte di se stessi. Il giorno in cui il piccone demolitore li fa scomparire per far posto ad altri muri, ad altre case, che col passare del tempo faranno parte dell'intimo di altre persone, si ha lo stesso vuoto della dipartita di un caro amico."

Non era solo la sintesi del suo lavoro di ricerca, ma quello della sua vita. Se a Marnate incontrate Giuliano chiedere direttamente a lui del "pozzo del Barbarossa", del "Gibuti", dei nomi ormai dimenticati degli antichi aratori...
 

lunedì 25 marzo 2013

ELETTRORASOIO BTICINO



Raro elettrorasoio vintage con marchio bticino. Anni Novanta.(olonaweb)
La bticino, storica azienda varesina specializzata nella produzione di materiale elettrico per la distribuzione dell'energia, fu fondata nel 1936 dai fratelli Luigi e Ermanno Bassani. L'azienda si chiamava allora Ticino Interruttori Elettrici. Nel 1948 semplificò il nome in Bassani S.p.A. e nel 1974 divenne Bassani Ticino. L'ultimo cambiamento avvenne nel 1989 quando fu acquisita dai francesi della Legrand e divenne bticino. La sede di Varese, a Bizzozzero, è la più importante e occupa oltre 1000 dipendenti. La sede amministrativa si trova a Milano.
L'elettrorasoio che presentiamo, alla luce della produzione bticino, fu probabilmente un'eccezione legata ad un'operazione di marketing per sfruttare il marchio di fabbrica, molto conosciuto. Esso fu infatti prodotto in Austria. Il modello non ha un nome, ma riporta, all'interno del corpo del rasoio, la seguente dicitura Famulus type R 75. Rimane comunque una testimonianza della vivacità dell'azianda varesina.

domenica 24 marzo 2013

MARNATE: GESA MADONA

Marnate: Gesa Madona (olonaweb 16 marzo 2013)
 
Gesa Madona è il nome con cui i marnatesi chiamano la chiesa Santi Pietro e Paolo. Vi è anche una terza denominazione che è Santa Maria in Piazza. Il luogo di costruzione, come indica Giuliano Cerana, faceva parte delle opere difensive del porto fluviale e della strada che portava alle Gallie.  La chiesa fu probabilmente costruita nel 1200 e fu la parrocchiale sino all'edificazione della chiesa di sant'Ilario. 

sabato 23 marzo 2013

RICORDO DI FELICE MUSAZZI

 

Felice Musazzi durante le prove della rivista "La scala è mobile" (inverno 1986/87).
Accanto a lui, Renato Lombardi, indimenticabile interprete della Chetta Pinciroli,
acerrima rivale di Teresa. (Foto Archivio privato Olonaweb)




E' il 1946. Un uomo con il suo misero fardello ritorna dalla Russia alla sua città. La guerra e la prigionia si sono prese sei anni della sua gioventù. Ma la vita continua e lui, Felice Musazzi, come tanti altri, riprende il suo lavoro.
Nelle sere povere della ricostruzione, per amore e per istinto, ricomincia a recitare sulle tavole di legno sconnesse dei teatrini parrocchiali. Giunge così l'inverno del '48. Musazzi scrive il canovaccio di "Un dì nacque Legnarello". Sulla scena, come per incanto, sale, surreale e irresistibile, Teresa.
La sua storia di donna è segnata indelebilmente da secoli di sacrifici, di cene a base di polenta e pan negar. E il distillato di cento Terese che già hanno calcato le scene su miriadi di palchi di fortuna della Lombardia, quando la televisione non c'era e la vita non era ancora virtuale.
Felice Musazzi recita con il cuore. Il suo io individuale viene come accantonato e cavalcato dalla maschera. Musazzi non è più Musazzi, ma Teresa che domina ogni sua smorfia, muscolo, pensiero.
La gente subito si identifica, si riconosce accomunato a lei, sia di fronte alla sua grazia e al manifestarsi del bello, ma anche di fronte alle miserie dei difetti umani che Teresa esibisce senza scomporsi. L'imitazione artistica trova infatti la sua ragione fondamentale nel tentativo di dominare il dolore.
Teresa ansima, piange, ride, si getta senza timore nell'esaltante quanto epica lotta della vita quotidiana. Con un gesto trasforma la nuda realtà, dona una storia a uomini senza storia, condannati a torto o a ragione ad un ruolo di scomparse. Il suo campo di battaglia è il cortile, inferno e paradiso dei "pover crist". C'è rabbia e poesia nella sua vita. La sua ignoranza è disarmante, commovente la sua saggezza, cruda la sua protesta.
E il successo. Recita dopo recita la gente si stringe affettuosamente intorno all'ultima maschera del teatro lombardo. L' unica vera del teatro contemporaneo, alla faccia dei tanti "intellettuali"  che l'hanno sempre liquidata con due righe di supponenza.
Eppure Musazzi/Teresa con quello straordinario mezzo di comunicazione che è il teatro è riuscito a parlare al cuore del popolo di cottimi, confessioni, scioperi, sposalizi e funerali come il più grande dei poeti. 




Passerella finale della rivista "La scala è mobile", 1987(olonaweb)
 

giovedì 21 marzo 2013

MARNATE: LARGO GIOVANNI XXIII

Marnate: il vecchio cortile di proprietà della Parrocchia (archivio Giuliano Cerana)
 
Largo Giovanni XXIII è uno snodo "strategico" di Marnate. Nel tempo ha subito parecchi cambiamenti, da ultimo l'abbattimento del vecchio cortile posto all'inizio della via don Luigi Spotti.

mercoledì 20 marzo 2013

OLGIATE: LA CHIESA DI SANT'ANTONIO A MONCUCCO

La chiesa di Sant'Antonio a Moncucco a Olgiate olona
(archivio olonaweb, 17 marzo 2013)


L'edificazione della chiesa e del convento di Sant'Antonio abate risale al Cinquecento e fu opera dei Carmelitani. Nel 1653 il convento fu soppresso. Attualmente la chiesa viene aperta in tre periodi dell'anno: il 17 gennaio in occasione della ricorrenza di Sant'Antonio, nel periodo pasquale e il 16 luglio per la festa della Pietà.
Olgiate Olona, il campanile della chiesa di Sant'Antonio (olonaweb)

martedì 19 marzo 2013

L'ASILO SAN LUIGI DI MARNATE


 
Suor Severina, i bambini e Emilia Monza (detta Mileta), la cuoca dell'Asilo di Marnate. Suor Severina Caverzasio nacque a Rodero, in provincia di Como, il 7 luglio 1902. Consacrata suora a 24 anni, Suor Severina arrivò a Marnate nel 1937 e vi restò 36 anni, fino alla morte, avvenuta il 16 marzo del 1973. (archivio Olonaweb)

L'asilo infantile San Luigi di Marnate entrò in funzione nel 1924 grazie al parroco Don Luigi Spotti e al lascito di un marnatese emigrato negli Stati Uniti, Carlo Vanetti. Successivamente don Paolo Scazzosi lo ampliò facendo costruire il refettorio.  In effetti andrebbe chiamato "Scuola dell'infanzia paritaria", ma a me piace ricordarlo con il nome con cui è stato chiamato per tanti anni dai marnatesi. Sin dalla sua nascita l'Ordine delle religiose che ne ha assicurato con grande impegno il funzionamento è stato quello delle Figlie di Nostra Signora della Misericordia, fondato da Santa Maria Rossello.
Nei primi anni Settanta, quando frequentai l'asilo di Marnate, l'organizzazione della scuola era semplice e non si discordava molto da quella dei decenni precedenti. Le sezioni erano tre, "piccoli", "mezzani" e "grandi". All'ingresso mattutino era possibile acquistare qualche dolciume. Se ricordo bene costavano 10 lire (ovvero mezzo centesimo di euro). Ogni bambino portava il suo cestino con il "secondo", generalmente un panino farcito, in quanto la mensa della scuola forniva solo il "primo". Personalmente ricordo solo minestra che, tutto sommato, non era male.
Un'importante tradizione andata ahimè persa era la partecipazione dei "grandi" ai funerali. Ci mettevano una mantella nera e in fila raggiungevamo la chiesa sant'Ilario dove assistevamo alla funzione religiosa. Fino a qualche anno prima i bambini accompagnavano il feretro anche per un breve tratto di strada. Era a mio parere modo per dimostrare la continuità della Vita e della Comunità. 
Ricordare tutte le suore che hanno prestato la loro opera presso l'asilo è impresa ardua. Rammento, a nome di tutte, le religiose presenti durante i miei anni di frequenza della scuola: Suor Serafina, la Superiora, suor Saveria, la cuoca, suor Severina, la decana dell'asilo, suor Antonia che teneva anche i corsi di taglio e cucito. A loro un ringraziamento per tutto quello che hanno fatto per la nostra comunità.

sabato 16 marzo 2013

MARNATE: LA CHIESA DEL LAZZARETTO


 

La chiesa del Lazzaretto a Marnate (olonaweb 16 marzo 2013)

La chiesa fu costruita fra la fine del Seicento e l'inizio del Settecento a ricordo dei morti per la peste del 1630. Nel pavimento della chiesa viene indicata la data del 1707. La chiesa è dedicata ai santi Rocco e Sebastiano.





venerdì 15 marzo 2013

RESCALDINA: CHIESA DI SAN GIUSEPPE ALLA CASCINA PAGANA

La chiesa di San Giuseppe alla cascina Pagana di Rescalda (olonaweb marzo 2013)

La chiesa si trova a Rescalda sulla strada che porta a  Marnate. La costruzione risale al 1715 circa e con molta probabilità fu edificata su di un precedente luogo di culto. Nella parte retrostante della chiesa vi è un edificio di più antica fattura, probabilmente un piccolo convento. Nella chiesa è conservata una tela settecentesca che rappresenta la Sacra Famiglia.



Particolare del campanile della chiesa di San Giuseppe alla Pagana di Rescalda (olonaweb)



Particolare della Chiesa di San Giuseppe alla Pagana di Rescalda (olonaweb)

Particolare della chiesa di San Giuseppe alla Pagana di Rescalda

giovedì 14 marzo 2013

Marnate: Piàza Madóna



 Piàza Madóna a Marnate negli anni Sessanta

                                                     Piàza Madóna

                                                    Mi ta ricordu tantu tempu fá
                                                quandu in tera l'ea tuta una rizá
                                                in gir i bicicleti, un quai car cunt'i i bӧ
                                                senza ul semafur e ul stop cumé in cӧ

 
                                                    Quandu al piuea, ... da a via Pruspian
                                                ga vignea gió una rongia che pian pian
                                                in mezu a piáza la sa slarghea
                                                e versu a val gió la sa perdea

 
                                                    Quandu l'ea invernu, una sputuga la diventea
                                                e gió a scarligá, ca ta parea
                                                a ves al "Palazi dul Giasc" a fa ul campiôn
                                                cunt'i zoquar par patin; una cursa, e via a tumburlôn.

 
                                                   Quanti partidi a rèla e a bugeti
                                               a tucás, curás a dré, tirá i tuleti
                                               a bandea, fin quandu l'ea scür
                                               e na quai volta burla gió e speás su chi sass dür.

 
                                                   Ai disan che adès ai faren sü
                                               ӧa, da mür, una palestra par a gioventü
                                               quatáa, cunt'ul riscaldamentu, na roba bela, propri bóna
                                               i doci, ul "Tartam", granda, forsi anca a tribuna.
                                                   Ma par chi la fáa ul fiӧ in Piàza Madóna
                                               una palestra bela cumé ti ga ne nisuna.

 
                                                                                       Giuliano Cerana

lunedì 11 marzo 2013

MARNATE: VIA ROMA

Via Roma di Marnate negli anni Cinquanta

 
                                              L'Olona...          
                                              come una carezza
                                              passava limpida per un mulino
                                              anche per Marnate
 
                                              Ricordo...          
                                              le risate da cortile
                                              le strilla dei bambini
                                              il muggito-il buon latte
 
                                              Oggi...
                                              miele d'asfalto per ingordi
                                              e... odore di tanta gente
                                              dal ronzio gommato
 
                                                            (Ernani Santambrogio, Via Roma 47)

domenica 10 marzo 2013

IL CASTRUM DI CASTELSEPRIO

L'entrata del castrum di Castelseprio. Sui basamenti era posta una copertura di legno che permetteva di entrare nella porta, posta ad un livello più alto rispetto al terreno. In caso di pericolo la copertura di legno poteva essere tolta creando difficoltà agli eventuali assalitori. (olonaweb)
 


Il complesso fortificato di Castelseprio faceva parte delle difese romane contro le penetrazioni dei popoli germanici. Successivamente fu occupato dai Goti e quindi dai bizantini.   I Longobardi ne fecero un importante centro amministrativo sede di Ducato. La fortificazione fu distrutta nel 1287 dopo la sconfitta dei Torriani da parte dei Visconti. All'interno del complesso vanno segnalati: il complesso basiliacale di San Giovanni, la chiesa di San Paolo, il convento di San Giovanni che ospita un piccolo museo. A sud del Castrum il monastero di Torba. Fuori dalle mura del Castrum la chiesa di Santa Maria "Foris Portas". Ad entrambi abbiamo dedicato un singolo post.
 

sabato 9 marzo 2013

GORNATE OLONA: LA CHIESA DI SANTA MARIA DEGLI ANGELI

 


La chiesa di Santa Maria degli Angeli in località Biciccera a Gornate Olona
(archivio olonaweb marzo 2013)
 
La chiesa di Santa Maria degli Angeli si trova in località Biciccera ed è posta nella giurisdizione della Parrocchia di Castiglione Olona.
 
 
 
 
 La chiesa di Santa Maria degli Angeli in località Biciccera a Gornate Olona
(archivio olonaweb marzo 2013)

giovedì 7 marzo 2013

MARNATE: VIA INDIPENDENZA

  
Via Indipendenza di Marnate vista da Piazza Sant'Ilario. Sulla sinistra il Circolo.
Foto anni 50 (archivio Giuliano Cerana)
La via Indipendenza è la più importante via di Marnate. Collega piazza IV Novembre e Piazza Sant'Ilario. Nel Settecento era chiamata Contrada Sant'Ilario e successivamente via Maggiore, proprio per sottolinearne la sua importanza.   
 

mercoledì 6 marzo 2013

GORNATE OLONA: IL MONASTERO DI TORBA


 Il Monastero di Torba (foto olonaweb 3 marzo 2013)
 
La parte più antica del monastero è costituita dalla torre, risalente alla fine del 400 d.C e successivamente elevata in età carolingia. Successivamente vennero edificati il monastero e la chiesa di Santa Maria. Nel 1453  le religiose abbandonarono il complesso che fu abitato da contadini fino al 1971. Dopo un periodo di abbandono fu acquistato da Giulia Maria Mozzoni Crespi nel 1977 e donato al FAI.


martedì 5 marzo 2013

LA FRANCO TOSI AL MUSEO DELLA SCIENZA E DELLA TECNOLOGIA DI MILANO

Gruppo generatore di corrente alternata con motrice a vapore costruita dalla Franco Tosi nel 1908
(archivio Olonaweb, febbraio 2013)


In un precedente post abbiamo descritto la centrale termoelettrica "Regina Margherita" costruita dalla Franco Tosi di Legnano ed esposta al Museo della Scienza e della Tecnologia di Milano. Al museo sono presenti altre due macchine costruite dalla Franco Tosi. Entrambe sono collocate nella sala fonti energetiche. La prima è il gruppo generatore di corrente alternata con motrice a vapore del 1908. La seconda è una motrice a vapore ad asse orizzontale del 1895.



 
Il marchio Franco Tosi del gruppo generatore di corrente alternata con motrice a vapore )
 (archivio Olonaweb, febbraio 2013)



Motrice a vapore ad asse orizzontale della Franco Tosi, anno 1895
(archivio Olonaweb, febbraio 2013)

 
Il marchio Franco Tosi della motrice ad asse orizzontale 
(archivio Olonaweb, febbraio 2013)
 

lunedì 4 marzo 2013

NIZZOLINA: LA CHIESA DI SANTA MARIA NASCENTE



La chiesa di Santa Maria Nascente a Nizzolina di Marnate (olonaweb maggio 2013)


Non si hanno notizie storiche precise sulla chiesa di Nizzolina. L'attuale edificio fu probabilmente costruito  tra il 1650 e il 1750 su precedenti strutture. Nel 1895 la facciata venne ristrutturata su progetto dell'architetto Camillo Crespi Balbi di Marnate. La Chiesa è dedicata a Maria Nascente.

domenica 3 marzo 2013

MARNATE: LA SCUOLA ELEMENTARE

Classe elementare femminile delle bambine del 1917.
Al Centro la maestra Maria Antonietta Airaghi
(archivio olonaweb)


Classe maschile degli anni Venti. A destra Liborio Lojacono "Ul maestar Libori", marito della maestra Maria Antonietta Airaghi. (Archivio Alberto Vanetti)

 
Dopo sistemazioni "precarie", agli inizi del Novecento l'Amministrazione comunale decise di costruire un edificio per ospitare la scuola elementare. Il Comune acquistò quindi dalla parrocchia 2000 metri di terreno sulla destra dell'attuale piazza sant'Ilario. La parrocchia era infatti proprietaria di un aratorio molto vasto, chiamato "La Brera" su cui successivamente sarebbero stati costruiti gli oratori (maschile e femminile) e l'asilo. La costruzione fu terminata nel 1904. Qualche anno dopo, nell'area occupata dal cortile della scuola, fu costruito un secondo edificio per ampliare la scuola. Fra i due edifici vi era il Municipio. Nel primo edificio (quello su piazza Sant'Ilario) furono collocate le classi femminili, nel secondo quelle maschili.
Agli inizi degli anni Settanta fu edificata la nuova scuola elementare in via Varese. Nizzolina aveva una propria  scuola elementare presso la struttura che oggi ospita il Centro diurno anziani.  Le scuole medie furono invece ospitate nell'edificio delle scuole elementari "maschili" e in parte in strutture parrocchiali.
Nel 1980 iniziò la costruzione delle nuove scuole medie di via San Carlo.