mercoledì 4 febbraio 2015

COSTANTINO NIGRA: CANTI POPOLARI DEL PIEMONTE

Costantino Nigra, Canti popolari del Piemonte, Einaudi, 1974, Torino

I caratteri del canto popolare tradizionale lombardo si ritrovano in quelli di tutta l’area padano-alpina. Il piemontese Costantino Nigra  (1828-1907) ne studiò in maniera molto approfondita le strutture e le tematiche e raccolse i suoi studi e le sue ricerche nel volume “Canti popolari del Piemonte” edito nel 1888. Dall’introduzione al volume pubblichiamo questo stralcio che sintetizza in maniera eccellente i caratteri della canzone popolare tradizionale del Nord Italia e quindi anche dell’area lombarda.

 

"Ma la poesia popolare, al pari della lingua, è una creazione spontanea, essenzialmente etnica.

Entrambe seguono nella loro genesi e nel loro sviluppo un procedimento analogo. Con ciò noi non vogliamo escludere la possibilità del passaggio della poesia popolare da una nazione ad un’altra. Quello che accadde della lingua poté accadere della poesia popolare. In tal caso sarà compito della storia il cercar le ragioni del fatto, e il discernere in questa poesia mutuata la parte originaria e la parte che poté esservi aggiunta di proprio dalla nazione che l’adottò e seppe assimilarsela. Però si può stabilire per principio generale, che la poesia popolare è creazione spontanea della razza che la canta, risponde al sentimento poetico ed estetico proprio di quella razza e costituisce un carattere etnico speciale della medesima.

Applicando questo principio all’Italia, siccome noi trovammo nelle due parti della penisola il substrato di due razze distinte, e due tronchi dialettali diversi, così noi dobbiamo trovarvi e vi troviamo, perfettamente corrispondenti, due specie di poesia popolare nettamente separata, non solo per i caratteri esterni che abbiamo già indicato, ma anche per i caratteri interni, ossia per il contenuto.  Infatti il contenuto poetico degli strambotti come degli stornelli, che costituiscono la poesia popolare dell’Italia inferiore, è altrettanto diverso da quello delle canzoni, che sono il patrimonio poetico popolare dell’Italia superiore, quanto la forma esterna degli uni è lontana da quella delle altre.

Lo strambotto (come  lo stornello) è originale e indigeno dell’Italia inferiore. La canzone ‘ solamente in parte indigena nell’Italia superiore, in parte è comune ad altre popolazioni romanze. La poesia dell’Italia inferiore è lirica,  quella dell’Italia superiore è generalmente narrativa. La prima è soggettiva, la seconda è oggettiva. La prima ha per argomento l’ordinario amore, la passione e l’affetto dell’animo, e più raramente un concetto morale o politico o un’allusione a fatti storici; la seconda ha per argomento fatti storici, racconti romanzeschi o familiari, e, per una parte soltanto, l’amore.

La prima si adopera e ha probabile origine nel canto alterno; la seconda non ha carattere amebeo. La prima, senza cessare di essere popolare e comunque dettata dal popolo incolto, ha una forma appena meno artificiosa e quasi altrettanto accurata che la migliore poesia detta; la seconda invece conserva la veste semplice e schietta della poesia d’origine strettamente popolare. Nella prima dominano la preoccupazione della forma e l’indulgenza al suono; nella seconda la forma è subordinata al pensiero. Nella prima la parola accidentale dà spesso occasione al concetto; nella seconda la parola obbedisce maggiormente alla coscienza. Nella prima, anziché poeta, il popolo autore si rivela artista elegante, superiore in questa forma d’arte a ogni altro popolo, il solo greco eccettuato; nella seconda il popolo autore, assai più che artista, è poeta. Questo parallelo non è certamente completo, né può pretendere a rigorosa esattezza. Ma confidiamo che in sostanza sia fondata sopra una base vera. Comunque poi si vogliano ridurre i termini e diminuire i risultati di tale comparazione, rimane pur sempre evidente che sarebbe difficile l’immaginare differenze più essenziali e più spiccate di quelle che distinguono la poesia popolare delle due parti d’Italia. Se anche difettasse ogni altro argomento storico, basterebbe questo solo per dimostrare la lunga coesistenza dei due substrati italico e celtico nella vecchia e gloriosa penisola".

 
Costantino Nigra - Canti popolari del Piemonte

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