martedì 29 aprile 2014

STORIA DI MARNATE


Particolare della mappa della Pieve di Olgiate Olona redatta in occasione della visita di San Carlo nel 1574 (archivio curia diocesana) 
L'antichità celtica

Il Medio Olona tra il XIV e il XIII secolo è ricompreso nell'area della cultura detta della Scamozzina. Di quel periodo i reperti archeologici sono rari e di difficile catalogazione. I primi insediamenti stabili e documentati nel Medio Olona risalgono al XIII secolo a.C. quando il nostro territorio fu colonizzato da popolazioni celtiche  che introdussero l’uso del ferro e diedero vita,  prima alla Cultura di Canegrate (XIII secolo a.C) e poi alla Cultura di Golasecca (IX-IV secolo a.C).  



La Valle Olona era allora ricoperta di foreste e il fiume aveva una portata più ampia con numerose fosse lacustri che ne permettevano la navigazione. Queste popolazioni  adoravano il sole, la luce, le forze della natura  e incenerivano i loro defunti. Intorno al V secolo a.C. raggiunsero la Lombardia ulteriori popolazioni celtiche che si unirono alle precedenti e fecero di Milano (mid-landa ovvero terra di mezzo)  il loro centro più importante.


Costume femminile insubre (foto Gruppo di rievocazione storica Insubres )

La società celtica era tripartita in sacerdoti (druidi) guerrieri e lavoratori. Tutta la Lombardia occidentale prese il nome dalla comunità più importante, quella degli Insubri. Gli Insubri non costituirono un'entità statale centralizzata. Erano una sorta di federazione di comunità locali.  Nel 194 a.C., dopo anni di guerre sanguinose, stipularono con Roma un foedus aequum, una sorta di patto federale che lasciava  un ampio grado di autonomia politica e amministrativa in cambio della possibilità del libero passaggio sul territorio di uomini e merci. 

Costume femminile insubre del III secolo a.C. (foto olonaweb)

Il primo nucleo abitato di Marnate fu quello intorno all’attuale Chiesa di san Pietro e Paolo, che permetteva di dominare e controllare la valle. Il suffisso “ate” attesta l'origine celtica del toponimo Marnate. Il significato di Marnate è invece incerto. "Marna" nell’antico celtico significa terra argillosa ed è un toponimo che si ritrova sovente anche in Francia. Marnate potrebbe quindi significare “luogo dalla terra argillosa”. Di origine celtica anche i toponimi "Barachagia" e "Baragiò", che indicavano due aratori contigui sulla sinistra della via De Gasperi. Il termine celtico significa terreno arido, sterpeto e si ritrova in tutta la Lombardia.

Durante l'antichità le ricerche archeologiche attestano l'esistenza di un borgo di discrete dimensioni tra Legnano e Castellanza. In tutti gli altri paesi della valle esistevano piccoli villaggi e fattorie sparse. 

Da Milano lungo la sponda sinistra dell'Olona correva un'importante strada che all'altezza di Legnano/Castellanza,  in direzione della "Stazione di posta di Buon Gesù", si dirigeva verso Angera e i valichi alpini. E' probabile che una strada di minor importanza corresse lungo tutto il corso dell'Olona e quindi anche da Marnate.
Anche a Marnate vi sono stati alcuni ritrovamenti risalenti all'età antica. Il più importante risale al 1972. In prossimità della via Cesare Battisti fu scoperta una necropoli con 15 tombe ad incinerazione risalenti al I° secolo d.C.. Le tombe erano localizzate lungo quella che un tempo era un viottolo di campagna chiamato “vicinale dei morti” e di cui si era perso nei secoli il significato. I corredi tombali, nei quali non erano presenti armi, attestano che Marnate era una comunità dedita essenzialmente  al lavoro agricolo.

L’Alto medioevo
Con l’implosione dell’impero romano nel 476 a.C. si aprì un periodo di profonda crisi. I commerci divennero quasi inesistenti e la popolazione diminuì in tutta Europa. Anche Marnate dovette spopolarsi. Dopo la Guerra Greco Gotica (535-553)  la popolazione del Medio Olona probabilmente non superava il migliaio di abitanti.   

La lenta rinascita  iniziò con l’arrivo dei Longobardi, un popolo germanico originario della Scandinavia. Nel 568  entrarono in Friuli e ripopolarono  il Nord Italia. In alcuni territori, come in Valle Olona,  è molto probabile che in alcune località come Peveranza e Gorla Maggiore, costituissero addirittura la maggioranza della popolazione. Fu grazie ai Longobardi che il sistema sociale e amministrativo, poco alla volta, si riorganizzò.

 Costumi femminili longobardi del VI-VII secolo d.C. (foto Gruppo di rievocazione storica Insubres)
Il Medio Olona era considerato strategico per la difesa della pianura e  via di commercio verso i valichi alpini. Nell'Alto Medioevo è infatti attestata una strada che correva lungo tutto il corso dell'Olona. Proprio per questi motivi i Longobardi costituirono stabili nuclei comunitari  in tutto il Medio Olona e a Busto Arsizio e acquisirono buona parte delle terre. La presenza longobarda è confermata anche a Marnate: l'analisi dei cognomi dei più importanti proprietari terrieri del Settecento attesta la loro origine germanica (Balbi, Alberti, Albè, Landini). Anche gli antichi toponimi di alcuni terreni riportano ad una probabile origine longobarda (Brera, Pozolo, Garotola, Marlascha, Furugardello). Persino l'antica dedicazione a Maria della chiesa di Sant'Ilario riconduce ad un origine longobarda.


La Torre Colombera di Gorla Maggiore era il nucleo centrale di un insediamento longobardo, probabilmente una Fara da cui dipendevano le comunità che si erano stabilite lungo il corso dell'Olona, da Cairate a Castellanza. Ancora oggi il quartiere si chiama Canton Lombardo
Nell’Alto medioevo (periodo che va dal 476 a.C. all’anno 1000) Marnate faceva parte della Pieve di Olgiate Olona, ovvero di una circoscrizione religiosa con a capo la Chiesa di Olgiate. La Pieve di Olgiate fu tra le prime a formarsi e probabilmente era già costituita nel VI secolo a.C.  A livello amministrativo il territorio di Marnate faceva parte della Giudicaria del Seprio, un vasto territorio che comprendeva la parte nord della provincia di Varese e la parte est della provincia di Como, esclusa la città di Como. Capitale della giudicaria (poi trasformatasi in contado) era Castelseprio, roccaforte Longobarda la cui importanza è testimoniata dall’esistenza di una zecca che batteva moneta.
Nel 590 le fare sepriesi sconfissero nella zona di Turbigo un esercito Franco che sceso dall'attuale Canton Ticino cercò di conquistare la Giudicaria. Con molta probabilità alla battaglia parteciparono anche le comunità longobarde della Valle Olona.
Il Contado del Seprio, proprio per la forte presenza Longobarda fu tendenzialmente sempre fedele agli imperatori germanici.

Il basso medioevo
Con l’anno Mille inizia il basso medioevo. Nel 1074 il nome di Marnate compare in una lapide ove il nobile longobardo Aebertus lasciava alcuni terreni siti in Marnate alla chiesa di San Nazaro della Pietrasanta di Milano.
Nel 1176, la tradizione popolare vuole che l'Imperatore Federico I Hohenstaufen,  dopo la battaglia di Legnano si sia fermato ad abbeverarsi al pozzo pubblico di Marnate, il "puzzà"


Cavaliere milanese del XII secolo (foto Palio di Legnano 1997 olona web)

In epoca medioevale Marnate aveva un Castello di proprietà della nobile famiglia ghibellina dei Landriani. La torre di via Valle, detta da alcuni studiosi "dei Landriani" è probabilmente una vestigia di questo castello. Marnate nell'anno 1257 è al centro di un episodio storico che scatenerà il popolo milanese contro i nobili. A raccontare l'episodio è il cronista milanese Galvano Fiamma (1283-1344). Il nobile milanese Guglielmo Landriani era debitore di Guglielmo da Salvo, probabilmente un mercante. Il Landriani lo invita nel castello di Marnate e lo fa uccidere. Il popolo milanese viene a conoscenza del delitto e si reca a Marnate dove scopre il cadavere nascosto in un pagliaio. Lo riporta a Milano dove gli tributa solenni funerali e caccia i nobili, fra i quali l'arcivescovo Leone da Perego, che riparano nel Seprio da sempre ostile a Milano.
L'episodio è riportato anche da Pietro Verri nella sua Storia di Milano, capitolo IX, che riassume così l'episodio: 
"I costumi de' nobili da noi erano invece orgogliosi e dispotici, talvolta sino all'atrocità. Il Fiamma ci racconta che a' suoi tempi certo popolare, per nome Guglielmo da Salvo, di porta Vercellina, andava creditore di rilevante somma verso di Guglielmo da Landriano, uomo nobile; e che il debitore invitò il popolare ad una sua villa in Marnate, posta nel contato del Seprio, ove, per liberarsi dal pagamento, trucidò miseramente il povero creditore. Il qual fatto sospettatosi nella città, la plebe, inferocita per l'enorme tradimento, si portò a Marnate, scoprì il cadavere, lo trasportò a Milano, e mostrando per le strade lo strazio crudele, la prepotenza, l'insidia, la violata fede d'ospitalità, vennero diroccate le case dei Landriani e scacciati nuovamente i nobili tutti dalla città".


La torre dei "Landriani" di via Valle a Marnate è il probabile resto del castello della nobile famiglia
(foto olonaweb)

Sempre al 1200 risale la  costruzione della chiesa San Pietro e Paolo, chiamata dai marnatesi "Gésa Madona" 

Particolare del lato nord della  Chiesa San Pietro e Paolo detta anche Chiesa Madonna

La chiesa conserva al suo interno un affresco di una Madonna con il bambino, sempre del 1200 d.C.

Particolare dell'affresco conservato nella  chiesa San Pietro e Paolo.

La crescita della potenza economica di Milano porta allo scontro con il Contado del Seprio che si opponeva alla sua espansione. Nel 1287 Ottone Visconti distrusse  Castel Seprio e affermò il predominio di Milano sul contado. 
Nel 1395 viene costituito il Ducato di Milano di cui faceva parte anche Marnate e che unificava in un unico Stato tutta la Lombardia Occidentale. 


La bandiera con la "bissa", il simbolo dei Visconti e del Ducato di Milano (foto Gruppo di rievocazione storica Insubres )

Nel 1469 viene attestata da un documento del notaio Ottolini l’esistenza del  Mulino Balbi.


Il Mulino Balbi, ormai in rovina, nel 2009.  (Foto Giuliano Cerana) 


Il periodo spagnolo

Nel 1535 con la morte senza eredi di Francesco II Sforza il ducato di Milano passa sotto il dominio degli spagnoli. 


Soldato del Ducato di Milano dell'inizio XVI secolo (foto olonaweb)

Intorno al 1580 la curia milanese predispone alcuni documenti che descrivono le chiese di Marnate. In particolare viene descritta la chiesa di sant'Ilario, allora più piccola dell'attuale. 

Sant'Ilario, affresco di scuola lombarda di fine XV secolo conservato nella chiesa  Sant'Ilario di Marnate(olonaweb)

La carta topografica redatta dai tecnici della curia attesta che sotto la giurisdizione della parrocchia di Marnate vi erano quelle di Nizzolina e di Rescalda.

La mappa della Pieve di Olgiate Olona redatta intorno al 1580  (archivio Curia di Milano).


Nel 1583 Busto Arsizio, città che stava acquistando sempre maggiore importanza economica, diviene, facilitata da una "donazione" di denaro, capo pieve. Il fatto storico più importante del Seicento è la peste del 1630 che colpì anche Marnate e che è ben descritta nei Promessi sposi. E’ di questo periodo la costruzione della Chiesa del Lazzaretto.
Al XVII secolo risale anche chiesa di Nizzolina, costruita tra il 1650 e il 1700 circa.



La chiesa del Lazzaretto di Marnate (olonaweb)

Il Settecento e l'Ottocento

Nel 1706 la Lombardia entra nell'impero degli Asburgo. E' un periodo di crescita economica e di riorganizzazione delle istituzioni.  Ricordiamo il Catasto teresiano che mette ordine nelle proprietà ed è ancora oggi un utile strumento di conoscenza del territorio.


Catasto Teresiano del 1722 (archivio R. Albè, da Facebook, Sei di Marnate se..)
Dopo l'epopea napoleonica, nel 1814 la Lombardia costituì con il Veneto il Regno Lombardo-Veneto, inserito nell'Impero degli Asburgo. 



L'Imperatore Francesco Giuseppe I, sovrano del Regno Lombardo Veneto 


Nel 1859 la Lombardia fu annessa al Regno di Sardegna. A seguito della riorganizzazione amministrativa nel 1866 i comuni di Marnate e di Nizzolina furono uniti.


Il regio decreto che unisce i Comuni di Marnate e Nizzolina



Il primo Novecento

La prima metà del Novecento è ricca di avvenimenti per Marnate. Due sono i personaggi chiave del periodo: Don Luigi Spotti, parroco di Marnate dal 1899 al 1934 e l'architetto Camillo Crespi Balbi che ricoprì la carica di Sindaco dal 1904 al 1914 e fu uno dei più importanti architetti dell'Altomilanese.


                           Documentario di Roberto Albè dedicato a Camillo Crespi Baldi

Nel 1903 cominciano, con progetto  di Crespi Balbi, i lavori di ampliamento della chiesa Sant'Ilario. La chiesa verrà consacrata nel 1913.

Marnate è un paese eminentemente agricolo.


Ricevuta del 1903 della pesa pubblica. La pesa si trovava in Piazza IV novembre (piazza "Madona")

Un episodio emblematico del forte radicamento della fede cristiana nei marnatesi avvenne nel 1911 quando i socialisti di Busto Arsizio organizzarono un comizio a Marnate. Furono accolti dai marnatesi a bastonate e dovettero intervenire oltre 20 carabinieri per metterli in salvo.

La chiesa di Sant'Ilario con il caratteristico campanile centrale progettato dall'Arch. Camillo Crespi Balbi. La foto risale ai primi anni Settanta.

Il 18 luglio 1904 venne inaugurata la linea ferroviaria della Valle Olona che collegava Castellanza con Cairate. Successivamente la linea ferroviaria arriverà fino a Mendrisio.

I lavori di costruzione della Ferrovia della Valle Olona. Attualmente viene anche chiamata della Valmorea, ma il termine è improprio (archivio G. Cerana)

L'avvenimento che più rimase impresso nella coscienza dei marnatesi fu la Grande Guerra (1915-1918). Per ricordare i ragazzi caduti venne innalzato il monumento di Piazza IV novembre. L'obelisco è opera dell'architetto Camillo Crespi Balbi. 
Il monumento ai caduti di Marnate è opera dell'architetto marnatese Crespi Balbi


I reduci fondarono anche il "Circolo combattenti". La sede in un primo tempo fu ospitata in un edificio che si trovava nell'attuale piazza Colombo (angolo via Roma, via Indipendenza). Poi venne trasferita in via Prospiano.


La sede del Circolo combattenti e reduci negli anni Sessanta

Nel 1924 venne aperto, su impulso di Don Luigi Spotti, l'Asilo San Luigi. Furono chiamate a gestire il servizio le Suore dell'ordine della Figlie di Nostra Signora della Misericordia, ordine fondato da Santa Maria Rossello. Ancora oggi sono presenti presso l'istituzione.

I funerali di Don Luigi Spotti nel 1934, In primo piano i bambini dell'asilo (archivio parrocchiale)

Dal 1926 al 1939 ricoprì la carica di Podestà di Marnate Alfredo Azzimonti. Dal 1939 al 1944 la carica fu ricoperta da Carlo Corti. Del periodo bellico ricordiamo  l'assalto al magazzino dell'aviazione avvenuto il 9 settembre 1943.
Nel 1946 si insediò il primo consiglio comunale dopo la sconfitta bellica (1946-1951). 

FabioAiraghi

Bibliografia essenziale:

G. Cerana, Marnate, 1981
S. Quaresima, Marnate e Nizzolina, 2008
E. Cazzani, Storia di Olgiate Olona, 1958
V. Introini, P. Zibetti, Il medio Olona, 1998
A. M. Candiani, Momenti di vita castellanzese nella storia lombarda, 1975
P. Sironi, I longobardi nel Seprio, 2001
P. Macchione, M. Gavinelli, Olona, 2001
A. Visconti, Paesaggi Lombardi: dall'Olona al Ticino, Milano, Bertarelli, 1932
V. Branca, Martino Galmarini, Cerro Maggiore, 1962


GALLERIA FOTOGRAFICA


Il Municipio di Marnate in una foto dei primi anni Settanta
Marnate negli anni Cinquanta. Il condominio Gaia di via Prospiano fu il primo ad essere costruito a Marnate. Costruttore il geom. Frontini

"Marnael" anni Cinquanta
Via "Magiur" anni Cinquanta






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