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| Il volantino della festa dei boschi 2013 organizzata dal cipta a Gorla Minore |
La festa dei boschi è una tradizione gorlese. Si teneva la seconda domenica di maggio e vedeva la partecipazione di molta gente. Fin dal mattino gli osti portavano nei boschi le botti con il vino e le panche per gli avventori. Come indica Peppo Ferri i parroci non vedevano la festa di buon occhio in quanto la ritenevano un residuo di paganesimo. Il paganesimo aveva infatti un rapporto molto più intenso di quello cattolico con le forze della natura e recarsi nei boschi doveva sembrare ai parroci una sorta di rito ancestrale.
Non è del resto da escludere che la festa dei boschi risalga al periodo celta-romano. L'esistenza del culto di Diana è infatti attestata dal ritrovamento a Gorla Minore di un'ara votiva dedicata alla Dea. Inoltre l'apparizione della "Madonna dell'albero" riporta istintivamente al culto della natura e dei boschi.
Non è del resto da escludere che la festa dei boschi risalga al periodo celta-romano. L'esistenza del culto di Diana è infatti attestata dal ritrovamento a Gorla Minore di un'ara votiva dedicata alla Dea. Inoltre l'apparizione della "Madonna dell'albero" riporta istintivamente al culto della natura e dei boschi.
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| Il retro del volantino con le notizie a cura del Cipta |
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